La Basilicata o Lucania vanta di una cultura enogastronomica piuttosto ampia, dalla carne al pesce, dai salumi agli ottimi formaggi, dalla frutta al buon vino.
Vediamo di scoprire assieme le prelibatezze di questo territorio così da prepararvi qualora decidiate di effettuare uno dei tanti tour enogastronomici in Basilicata “fai da te”.
Le colline di Matera sono note come il granaio d’Italia, e molteplici sono, infatti, le combinazioni di pane che potete gustare in questo posto, dal classico a quello aromatizzato con erbe, tutto preparato alla vecchia maniera e cotto a legna.
Da qui anche il tradizionale piatto gustato il Lunedì dell’Angelo, preparato con gambi di cardo, aglio, prezzemolo, uova, tutto amalgamato con mollica di pane.
I fichi sono un’altra delizia della regione, e svariati sono gli usi che se ne fanno, soprattutto in pasticceria.
Prevalentemente i fichi vengono utilizzati per la preparazione del cosiddetto cotto di fichi , tradizionalmente preparato in agosto, quando questi frutti raggiungono il grado massimo di maturazione.
Il cotto di fichi si ottiene facendo bollire i frutti sbucciati in una casseruola per molte ore, fino a ottenere un composto che viene versato in una federa di cotone da appendere.
Il liquido, raccolto per gocciolamento, viene ristretto ancora sul fuoco e poi imbottigliato freddo.
Il cotto di fichi è un ottimo ingrediente per la preparazione di dolci e biscotti.
Come abbiamo accennato anche i formaggi della Basilicata sono ottimi da assaggiare e questo è dovuto particolarmente al territorio ricco di pascoli incontaminati dove crescono a dismisura essenze floristiche ed erbe aromatiche che conferiscono al latte un’abbondanza di sostanze nutritive e di sapori incomparabili.
La tradizione casearia lucana porta in tavola formaggi come la Burrata,il Burrino, il Caciocavallo, il Caciocotto, il Cacioricotta, il Caprino stagionato, il Casieddu, il Formaggio di capra a pasta fresca, la Giuncata, la Ricotta forte, la Ricotta salata, la Scamorza, la Toma e altri ancora.
Per quanto riguarda il vino, il territorio offre un vitigno coltivato e prodotto alle falde del monte Vulture che si sposa benissimo con le prelibatezze della buona tavola, parliamo dell’Aglianico, la cui gradazione varia tra gli 11 e i 13 gradi.
Il suo colore, misto tra rosso, viola e arancione, deriva dalla coltivazione in zone prettamente vulcaniche e, insieme al sapore robusto, gli conferisce le caratteristiche necessarie per accompagnare cacciagione e carne alla griglia.
Dell’Aglianico esistono svariate qualita’: Aglianico del Vulture riserva – invecchiato di almeno cinque anni; Aglianico del Vulture spumante – vino spumante DOC; Aglianico del Vulture Vecchio – stagionato di almeno tre anni.